venerdì 4 agosto 2023

La capacità di stare bene da soli


 

Si dice spesso che stare in coppia sia difficile. E’ vero, lo è,
ma è altrettanto difficile Stare da soli, anche se lo si verbalizza meno perché, quando accade, rischi di essere giudicato debole.

Stare da soli non è per niente facile:
richiede la capacità di sopportare il silenzio e i vuoti, di reinventarsi ogni giorno, di coltivare interessi e rapporti;
esige saper tollerare il ritorno in una casa con le luci spente perché non c’è nessuno ad aspettarti o il non avere nessuno con cui uscire;
necessita la capacità di mettersi in discussione in ogni nuova relazione e di tollerare la paura di una nuova intimità o di un nuovo fallimento.

Chi è single deve fare i conti con sé stesso, con le proprie responsabilità perché non c’è l’Altro sul quale proiettare le colpe;
deve fare i conti con la possibilità di non poter avere una famiglia o dei figli e immaginarsi diversamente da come avrebbe voluto.

Ci sono uomini e donne singles che credono di valere meno rispetto a chi è in coppia: spesso provano vergogna, tendono a rintanarsi in casa e, a volte, arrivano a credere di non meritare la “Felicità”.

La verità è che ci vuole Coraggio per stare da soli e non appoggiarsi a nessuno;
ci vuole Forza sia per accettare di essere stati lasciati, sia per rompere una relazione quando non funziona, e infine serve forza per non tornare indietro quando si viene colpiti dalla nostalgia di quello che sarebbe potuto essere.

Stare da soli non è per niente facile: per farlo bisogna imparare a stare con se stessi e farsi compagnia.

“Ai miei pazienti e alle loro ferite”

 

Ringrazio Katia Vecchio per la sua illustrazione.

Amore Romantico e Amore Maturo

 


 


"Ti amo perchè ho bisogno di te"- "Ho bisogno di te perché ti amo".

Queste due dichiarazioni d'amore racchiudono significati profondi ma molto diversi.

🌸Nel primo caso il legame si fonda sul BISOGNO dell'altro: il partner può rappresentare la sicurezza senza la quale non ci si sente in grado di sopravvivere, può colmare vuoti importanti o replicare antichi schemi di attaccamento non del tutto funzionali.
Si può avere bisogno dell'altro perché c'è stato il periodo in cui ci ha fatto sentire importanti; o perché abbiamo immaginato un futuro felice insieme oppure perché rappresenta l'ultima possibilità di avere un figlio, ecc.
Le circostanze poi cambiano e nonostante tutto si fa fatica a lasciare andare: inesorabilmente viene a galla il rapporto di dipendenza, nel quale si baratta implicitamente qualcosa di sé pur di non sentirsi persi, pur di non ricominciare da soli.

💞Dopo tutto, l'amore romantico ci ha insegnato "Non posso vivere senza di te"! E alla fine "vissero felici e contenti"! Quindi perché mollare?

Con il senno di poi, si comprende che spesso queste relazioni assomigliano alla missione "Io ti salverò" mentre la cartina di tornasole diventa progressivamente " lo/a amo ma lo/a vorrei diverso/a".

🌸Nel secondo caso, siamo di fronte all'amore maturo che si fonda su una visione più realistica dell'altro, sulla stima, sulla condivisione, sull'accettazione dei limiti; i partners sono basi sicure l'uno per l'altro.
La premessa è " da solo/a sto bene ma con te sto meglio! Potrei vivere senza di te ma non voglio."

Sono relazioni meno frequenti: serve una discreta conoscenza di sé stessi, dell'altro, la capacità di mettersi in discussione, di riparare e sicuramente anche un pizzico di fortuna.

La Solitudine


 

Uno dei vissuti più frequenti narrati in terapia è la solitudine: un vissuto profondo legato alla sensazione di vuoto e freddo del corpo. È come un'ombra sempre presente che si allarga e cambia forma senza andare via.
Essa è sempre collegata alla storia di un bambino che non si è sentito amato o sostenuto come avrebbe voluto.
Ciò non vuol dire che abbia avuto dei cattivi genitori ma che le circostanze familiari (trasferimenti, lutti, malattie, litigi familiari, la nascita dei fratelli, problemi economici ecc.) gli hanno impedito di crescere serenamente lasciando il segno di alcune ferite emotive.
Le cose purtroppo accadono e gli adulti non possono controllare tutto!
È importante, però, poter comprendere la propria solitudine, connetterla con la propria storia, accoglierla; questa è la condizione necessaria affinché, una volta adulti, si possano "riparare le ferite", attivare le proprie risorse, reinventarsi degli spazi di ricarica, instaurare dei rapporti equilibrati.


Solo percorrendo questa strada si può scoprire che "Stare da soli è diverso dal sentirsi soli" e che stando da soli è possibile persino sentirsi liberi e sereni.