L’amore può essere inteso come un ballo a due in cui il confine è necessario per muoversi insieme senza pestarsi i piedi; esso è flessibile ma indispensabile.
L’amore disfunzionale invece, che molto spesso viene confuso con l’amore, non ha confini: le relazioni tossiche possono essere molto simbiotiche e dare l’illusione iniziale di essere un tutt’uno. Ma questo comporta presto la morte dell’individualità!
L’assenza di confine diventa una corda stretta intorno al collo difficile da staccare, e molto spesso viene utilizzata persino come dimostrazione del proprio amore “Guarda cosa sono disposta a fare per te!”.
Con
il termine Dipendenza Affettiva, si intende una modalità patologica di vivere le relazioni d'amore, in cui la persona dipendente vede nel partner l’unica fonte di benessere e
gratificazione.
La dipendente affettiva desidera un amore simbiotico, fusionale, ossessivo, e attua comportamenti di completa dedizione all’altro nella speranza/convinzione che soddisfacendo ogni bisogno del partner, costui rimarrà al suo fianco.
In questo tipo di rapporto, non ci sono confini, non c’è un proprio spazio vitale, “tutto il resto non ha senso” ed il partner viene investito di aspettative salvifiche ed irrealistiche:
“Ho fatto di tutto per lui, mi sono annullata, ho cercato
di assecondarlo in tutto per renderlo felice affinché lui potesse amarmi”;
“lui colmerà il mio vuoto e finalmente sarò felice!"
L’altro diventa una droga dalla quale dipendere e come tutte le dipendenze, l’oggetto delle brame diventa il protagonista assoluto della vita del dipendente che progressivamente tenderà ad annullarsi e ad isolarsi dal resto del mondo.
La Dipendenza Affettiva, come tutte le dipendenze, può essere compresa, affrontata e "curata".
Se credi di soffrire di dipendenza affettiva contattami per richiedere una consulenza.
Nessun commento:
Posta un commento