In occasione del 10 Ottobre 2020, Giornata mondiale della Salute Mentale, ho proposto ai miei pazienti di partecipare ad una raccolta di testimonianze sulla Psicoterapia, al fine di sensibilizzare alla cura della salute mentale e superare i pregiudizi legati, ancora, alla figura dello psicologo.
Dal loro contributo è possibile comprendere l’obiettivo di un percorso psicoterapico e il senso del cambiamento interiore che lentamente si raggiunge.
Le domande erano le seguenti:
Qual è stata la tua esperienza di psicoterapia? La consiglieresti a qualcuno in difficoltà?
“La mia esperienza è ancora in divenire e molto soddisfacente: ho scoperto aspetti di me che non conoscevo e ho fatto pace con un'infanzia non sempre serena. Consiglio SEMPRE un percorso psicoterapico a qualcuno in difficoltà perché io stessa ne trovo enorme giovamento. Lo psicoterapeuta è un professionista che sa collegare azioni e reazioni presenti con il vissuto interiore pregresso di una persona per farle prendere coscienza di alcuni meccanismi, in modo da non ripetere sempre gli stessi errori e acquisire maggiore consapevolezza delle proprie risorse, a volte neanche intuite, così come dei propri limiti.”
“Il percorso psicoterapico ha aiutato me a capirmi meglio e sapere ed esternare meglio le mie problematiche; prima di intraprendere questo percorso ero scettica e un po’ mi vergognavo nel farlo ma ad oggi consiglierei a molti di liberarsi dei propri limiti e farsi aiutare da un professionista che ci permette di scavare nel nostro passato e ritrovare episodi che noi ritenevamo inutili o anche perduti.”
“Il mio percorso psicoterapico personale è iniziato solo da qualche mese e ci sono arrivata sì molto decisa, ma solo dopo che un certo malessere, già presente e montante, si era manifestato in tutta la sua più visibile potenza. Penso che uno dei benefici di un percorso psicoterapico sia che non esiste un momento preciso e definito nella nostra vita per iniziarlo, ma quando decidi di affrontarlo hai l’opportunità di rileggere con lenti nuove (e più funzionali) la tua storia, le tue emozioni, il tuo modo di vivere le relazioni e stare nelle cose. È un po’ come se alcune “cose” che erano rimaste al buio fino a quel momento venissero illuminate e potessi vederle con chiarezza. Consiglierei un percorso psicoterapico a qualcuno in difficoltà, ma anche solo a chi ha voglia di scoprirsi meglio, perché credo sia un grande atto di amore, rispetto e consapevolezza verso se stessi (e verso gli altri) e perché la (tutela della) salute mentale, ancora molto bistrattata, ha ricadute positive sul benessere dell’intera collettività.”
“La mia esperienza è stata una psicoterapia di coppia; certo consiglierei un percorso psicoterapeutico e in effetti l’ho già consigliato. Ovviamente il motivo è legato al fatto di averne trovato personalmente giovamento nonostante le titubanze iniziali sull’efficacia ed utilità della terapia, titubanze che probabilmente appartengono a chiunque non ne abbia mai avuto bisogno oppure ha sentito parlare di terapie fallimentari o ancora potrebbe aver avuto esperienza negativa.”
“Ho iniziato il percorso di psicoterapia perché ero smarrita e mi sentivo in una bolla, la psicoterapia mi ha aiutato a sbloccarmi emotivamente e a rielaborare in parte il lutto di mio padre. Ho consigliato la psicoterapeuta a persone a me care perché le ho percepite depresse.”
“Mi sorprendo del fatto che stia meglio, non faccio incubi, pensavo che non ne sarei mai uscita; mi sembra strano che il passato sia diventato passato; è stato più semplice elaborarlo che andare avanti negli anni. Vivo meglio i momenti, mi sento più presente. Sto vivendo il mio tempo e non mi sento né in anticipo, né in ritardo. Ora voglio consentirmi di provare, sbagliare ed essere felice”
“La mia esperienza è iniziata circa un anno fa, in seguito alla manifestazione di frequenti e profondi stati di malessere e tristezza che attribuivo ad una situazione affettiva non realizzata che mi teneva bloccata da molti anni e dalla quale non vedevo alcuna possibilità di uscita. Ho deciso di iniziare il percorso dopo aver capito che avevo esaurito negli anni tutte le possibilità di potercela fare da sola con le mie forze. Quindi sono partita da una situazione di fallimento e impotenza. Il percorso è stato difficile da accettare all'inizio perché persuasa dall'idea che potesse risultare non utile alla soluzione del mio caso specifico, o fosse addirittura nocivo per il solo fatto che mi faceva male parlare e ripercorrere quella mia particolare situazione durante le sedute. Vivevo un blocco iniziale che mi portava delle volte quasi ad estraniarmi dal setting che costruivamo durante la terapia e a stare male in alcuni periodi anche senza capire precisamente perché. Ma era il segno che qualcosa si stava indubbiamente "scongelando". Ho preso alcuni mesi di pausa per capire se sarei stata meglio, ma ho accumulato momenti di tensione e insoddisfazione su tutti i fronti, affettivo e fisico principalmente. La terapia è ripresa per via di un forte attacco di panico, che sto gestendo con le cure del caso. Da allora, sto affrontando la psicoterapia con più consapevolezza e meno paura, ed è come se alcuni nodi della mia intera esistenza si stessero piano piano sciogliendo. Parecchia gente dice di vedermi diversa. Io stessa sto riscoprendo le mie potenzialità e in particolare sto ascoltando i miei bisogni. La strada la sento ancora lunga, e non so ancora dove mi porterà questo percorso, non so se riuscirò a voltare pagina definitivamente in merito alla mia situazione affettiva iniziale... convivo con questo dubbio disturbante. Ma la cosa importante è che con la terapia mi sto concedendo delle preziose possibilità di maturazione e cambiamento, che sono ormai imprescindibili. Non so se consiglierei la psicoterapia ad una persona in difficoltà, per il semplice fatto che tutte le volte che negli anni l'hanno consigliata a me, ho puntualmente procrastinato con le scuse più fantasiose. Il momento giusto per ciascuno forse arriva quando scatta una molla interiore che ti fa capire che ormai sei immobile, che non stai più vivendo, che non bastano più le tue sole forze a risolvere il problema. E il momento giusto lo senti solo tu. Consigliare un percorso è indubbiamente buona cosa, ma dalla mia esperienza ho notato che poi i tempi di concretizzazione sono soggettivi.”
“Consiglierei vivamente un percorso di psicoterapia , poiché lo reputo un percorso di salute vero e proprio, un momento in cui dici a te stesso "ok, ora inizio davvero a cambiare le cose partendo da ME " perché parte dalla conoscenza e consapevolezza di sé stessi per imparare a muoversi poi nel mondo e iniziare a vivere la vita con serenità . Io la vedo un po' come un'occasione di consapevolezza e rinascita per ognuno .”
“Per me è stata un’esperienza molto importante perché mi ha aiutato a superare una fase importante e difficile della mia vita e prima di questa mia esperienza mai avrei pensato di trarne tanto beneficio e per questa ragione che senza ombra di dubbio consiglierei questo percorso a chi fosse in difficoltà. La mia esperienza mi ha aiutato a risolvere problematiche che non sapevo potessero risiedere nel mio passato e per alcuni versi, ahimè hanno condizionato le mie scelte. Il percorso che sto facendo è stato fondamentale e lo è ancora a chiudere alcune pagine forti della mia vita e a consentirmi di affrontare ciò che mi spetta nella giusta maniera e con la corretta consapevolezza che mai avrei pensato di raggiungere prima.”
Ogni paziente è unico, come unica è la sua storia e la relazione terapeutica. Ognuno senza saperlo ti insegna qualcosa del tuo lavoro e di te stessa. Per tale motivo chi svolge questo lavoro è un privilegiato!
Per questo GRAZIE!
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